Ogni famiglia custodisce storie taciute e verità sepolte dal tempo, che inevitabilmente riemergono. In un piccolo paese ricco di tradizioni e superstizioni, il filo sottile che unisce passato e presente si intreccia attraverso memorie tramandate e credenze popolari. Le “vecchie zie”, con i loro racconti di spiriti e rituali, rappresentano un’epoca in cui l’ignoranza si mascherava da saggezza, trasformando favole in dogmi e paure in convinzioni radicate. Questo romanzo è un viaggio nella memoria collettiva e personale, che mostra come le storie non scritte nei libri, ma sussurrate tra le mura domestiche, influenzino scelte e relazioni. Al contempo, racconta la forza della consapevolezza che, generazione dopo generazione, tenta di rompere il ciclo dell’illusione e della paura.