“Rigonfiamento tecnologico” di Micaela Cappelli è un saggio critico che analizza l’espansione incontrollata della tecnologia nelle nostre vite. L’autrice mostra come, dietro il miraggio del progresso, si nascondano fenomeni come l’alienazione, la precarietà del lavoro, la concentrazione di potere nelle piattaforme digitali e la compressione della nostra capacità di progettare un futuro autentico — richiamando concetti da Marx, Latour e teorici della sociologia e della tecnologia. L’autrice non idealizza il digitale, ma invita a riflettere sul peso delle infrastrutture tecnologiche e su chi davvero ne controlla lo sviluppo.